Vicolo delle lavandaie (Milano)

Vicolo delle lavandaie (Milano)

mercoledì 23 febbraio 2011

Le minne di Sant'Agata

Leggendo il romanzo  "IL CONTO DELLE MINNE" di Giuseppina Torregrossa ho riscoperto una vecchia ricetta di cassatelle a forma di seno ...
La tradizione dice che bisognerebbe fare questi dolci il 5 di febbraio, giorno di S. AGATA protettrice del seno.

RICETTA
Le minne di Sant'Agata
(per otto persone)

Cassatelle poste sulla griglia per far solidificare la glassa

un primo piano della cassatella

le cassatelle poste sul vassoio

cassatella tagliata per mostrare la farcitura

con gli avanzi di pasta e di glassa ho fatto dei biscotti
 (brutti da vedersi ma buoni da mangiare)


Pastafrolla
Farina tipo 00,        600 grammi
Strutto,                     120 grammi (io ho usato il burro)
Zucchero a velo,     150 grammi
Aroma di vaniglia
Uova,                        2 (io ne ho usate 3)

Tagliate lo strutto a dadini e lavorarlo tra le dita insieme con la farina. Quando i due ingredienti saranno ben amalgamati aggiungere lo zucchero a velo, incorporare le uova e la vaniglia. Impastare velocemente. Quando il il composto avrà una consistenza soffice ed elastica, da poterci affondare le dita come in un seno voluttuoso, coprire con una mappina e lasciar riposare.

Ripieno
Ricotta di pecora,                                          500 grammi (io ho usato la ricotta vaccina)
Canditi (di zucca, cedro e arancia),            100 grammi
Scaglie di cioccolato fondente,                   100 grammi
Zucchero,                                                          80 grammi

Lavorare la ricotta e lo zucchero fino a farne una crema liscia, senza grumi. Unire i canditi e il cioccolato. Lasciare riposare in frigorifero per un'ora circa.

Glassa
Zucchero a velo,           350 grammi
Succo di limone,            2 cucchiai
Albumi,                           2

Montare parzialmente gli albumi con un pizzico di sale. Aggiungere lo zucchero, il succo di limone e continuare a mescolare fino ad ottenere una crema bianca, lucida, spumosa.
Consiglio di fare la glassa quando le cassatelle saranno cotte e fatte freddare.

Procedimento
Imburrare ed infarinare stampini rotondi, perchè il dolce abbia la forma di un seno. Stendere la pastafrolla in uno strato sottile. Foderare il fondo degli stampini, farcirli con la crema e ciuderli con dischi di pastafrolla. Capovolgerli sulla piastra unta ed infarinata (io sulla piastra ho messo la carta da forno). Cuocere nel forno a 180° per circa 25-35 minuti. Sfornare e far freddare su una griglia.
Estratta delicatamente ogni cassatina dal suo stampo, colarvi sopra la glassa, in modo uniforme perchè tenderà a solidificare in poco tempo.
Perchè delle semplici cassatelle si trasformino come per magia in seni maliziosi, minne piene, decorare queste magnifiche, bianche, profumate rotondità con una ciliegina candita.

Vi consiglio di provare a fare queste delizie ... sono una squisitezza per il palato.

martedì 8 febbraio 2011

Merenda con Leonardo

MERENDA CON LEONARDO
(visita culturale con l'associazione Aquiloni di Milano)



Incontro al Colonial Café
di C.so Magenta
 Prima di intraprendere la visita culturale, ci siamo incontrati al "Colonial Café" di C.so Magenta. Un locale accogliente, dalle luci calde che invitano a trascorrere momenti piacevoli in compagnia.

































                               ... è giunta l'ora ... bisogna andare ...

Appuntamento al Cenacolo di Leonardo








Il dipinto di Leonardo si trova nell' ex refettorio dei domenicani di Santa Maria delle Grazie in Milano, esattamente sul lato nord dove erano poste le cucine ... per cui zona molto umida che portò ben presto al deterioramento del dipinto stesso.  Anche il metodo di pittura fu una delle cause dello sgretolarsi del muro, in quanto Leonardo Da Vinci, essendo meticoloso nel dipingere e cambiando e modificando spesso ciò che dipingeva non scelse l'affresco (metodo che avrebbe conservato meglio i colori in quanto sarebbero penetrati nell'intonaco del muro), ma un tipo particolare di tempera. 
Oggi, dopo un accurato restauro, il "Cenacolo" di Leonardo è ben protetto ... si entra in gruppi di 25 persone max., prima in due sale a compartimenti stagni ed infine nel reffettorio dove ora c'è un'aria purificata adatta al mantenimanto del più bel dipinto raffigurante l'ultima cena di Gesù.
Per non rovinare la meravigliosa raffigurazione non si possono fare foto.

Accontentatevi di un'immagine presa dal web:


Ultima Cena

Dimensioni: 460 x 880 cm.
Ubicazione: Refettorio di Santa Maria delle Grazie (Milano)

Per informazioni più dettagliate cliccate sull'immagine del Cenacolo 


Visita alla chiesa
di
Santa Maria delle Grazie
(Milano)

Da principio non esisteva che una piccola cappella, dedicata alla Madonna delle Grazie, e la chiesa venne costruita dove esistevano i quartieri militari del duca Francesco Sforza. Il conte Gaspare Vimercato, comandante degli ufficiali, nel 1463 donò ai Padri Domenicani, fatti venire da S. Apollinare di Pavia, un vasto terreno lungo la strada Vercellese, perchè vi costruissero il convento e la chiesa. Il 28 agosto dell'anno seguente si pose mano alla costruzione del convento e nel 1465 si incominciò la fabbrica della chiesa che, invece di essere dedicata a S. Domenico, ebbe il titolo di S. Maria delle Grazie, in onore appunto dell'antica immagine venerata dal popolo.
Questa è una brevissima introduzione, chi volesse fare un giro virtuale in chiesa ed al Cenacolo con relativa guida, può cliccare il link sottostante:


Le foto che seguono sono state scatate senza flash.
... Purtroppo stanno facendo dei lavori di restauro e ci sono varie impalcature poste sia all'interno che all'esterno della chiesa (ho cercato di non riprenderle, per cui manca proprio l'altare e la navata centrale).























































CAPPELLA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE

La cappella alle origini era molto ricca di stucchi dorati (vedi foto sottostanti prese da un vecchio libro del 1930), dopo la distruzione è stata restaurata in modo semplice e lineare.


(prima della distruzione)




(come si presenta ora)






IL CHIOSTRO






















Spero che il tour fotografico che vi ho fatto fare vi sia piaciuto ...
Alla prossima